Oggi dobbiamo rendere omaggio ad un nuovo eroe. Si chiama Luigi Preiti, di 49 anni, e questa mattina, davanti al palazzo Chigi, ha sparato con una pistola, ferendo due carabinieri. Purtroppo, per questa sua azione politica arguta e intelligente, che incrina in maniera potente il potere della casta, è stato arrestato; la stessa casta ha risposto duramente, facendo dire al fratello dell'attentatore (ovviamente comprato) che quest'ultimo era in crisi personale, affermazione subito ripresa dai politici nel dire che era pazzo.Complimenti, comunque, a quelli che su facebook non si sono lasciati ingannare dal regime ed hanno compreso tutto, capendo quanto l'attentatore era eroico e quanto il suo gesto è importante e valido come critica politica, mentre al diavolo chi pensa che protestare in maniera pacifica senza concludere nulla sia al contrario addirittura l'unica cosa legittima.
(Se non l'avete capito, tutto il post era sarcastico)
domenica 28 aprile 2013
sabato 20 aprile 2013
Game over
... e non c'è molto altro da dire. Per l'Italia è finita, qualsiasi cosa succeda da domani in poi, questa malattia chiamata "idiozia" è ormai entrata in fase terminale e il risultato non potrà cambiare, sia in caso di accanimento terapeutico che di eutanasia. Complimenti vivissimi a tutti i RITARDATI (perché di questo si tratta) che hanno finito per causare questa situazione.
venerdì 19 aprile 2013
Riflettendo sul mio stile di scrittura
Sto vedendo, in questo periodo, molti commenti a ciò che scrivo (non qui, ma altrove), e ciò mi ha permesso di capire un po' di cose sul mio stile. Innanzitutto, devo cominciare dicendo che mi sono trovato in una situazione pressoché kafkiana: infatti, io puntavo tutto sui racconti, le poesie erano solo un passatempo senza la benché minima pretesa... ed invece pare che, alle altre persone, le mie poesie piacciano moltissimo, mentre i racconti molto meno. Strano!
Passando a questi ultimi, le critiche che mi vengono mosse sono principalmente di forma. In particolare, quelli di fantascienza sarebbero una lunga sequela di fatti, senza azione ne null'altro, e ciò li penalizzerebbe abbastanza, anche se a me piacciono comunque così. E' probabile che in generale, però, così sia davvero, e questo mi ha portato a riflettere un po' su come renderli più interessanti. La mia conclusione è stata che, molto probabilmente, i miei racconti dovrebbero essere più lunghi e con più sottotrame, in poche parole dovrebbero trasformarsi quasi in romanzi; proprio questo mi ha fatto pensare che forse il mio stile è più adatto per le lunghe distanze. Non so se sia così o meno: tutto ciò che so è che, per i prossimi racconti, renderò la narrazione più lunga e meno descrittiva, cosicché possano risultare più interessanti, il che significa che mi concentrerò di più sui racconti meno di fantascienza e più onirici, o almeno su racconti fantascientifici più "raccontati" che in passato.
Comunque sia, è proprio per questo pensiero che in questo periodo mi sto concentrando come non mai sul romanzo: se è proprio sulla lunga distanza che rendo meglio, perché non provare con esso? Ecco perché sto correndo, ristrutturando quello che già ho e scrivendo ancora il tutto: perché voglio verificare proprio se, invece che un racconto, un romanzo sarebbe più interessante per i lettori. E' per questo che impiego meno tempo su tutto il resto, anche sui post d'opinione, che non ho molto tempo per sviluppare, ma non temete: presto spero di tornare a postare di più qui su Hand of Doom, anche perché il periodo nero sembra stia finendo, e potrò essere più concentrato sul mio lavoro. Questo è quanto.
Passando a questi ultimi, le critiche che mi vengono mosse sono principalmente di forma. In particolare, quelli di fantascienza sarebbero una lunga sequela di fatti, senza azione ne null'altro, e ciò li penalizzerebbe abbastanza, anche se a me piacciono comunque così. E' probabile che in generale, però, così sia davvero, e questo mi ha portato a riflettere un po' su come renderli più interessanti. La mia conclusione è stata che, molto probabilmente, i miei racconti dovrebbero essere più lunghi e con più sottotrame, in poche parole dovrebbero trasformarsi quasi in romanzi; proprio questo mi ha fatto pensare che forse il mio stile è più adatto per le lunghe distanze. Non so se sia così o meno: tutto ciò che so è che, per i prossimi racconti, renderò la narrazione più lunga e meno descrittiva, cosicché possano risultare più interessanti, il che significa che mi concentrerò di più sui racconti meno di fantascienza e più onirici, o almeno su racconti fantascientifici più "raccontati" che in passato.
Comunque sia, è proprio per questo pensiero che in questo periodo mi sto concentrando come non mai sul romanzo: se è proprio sulla lunga distanza che rendo meglio, perché non provare con esso? Ecco perché sto correndo, ristrutturando quello che già ho e scrivendo ancora il tutto: perché voglio verificare proprio se, invece che un racconto, un romanzo sarebbe più interessante per i lettori. E' per questo che impiego meno tempo su tutto il resto, anche sui post d'opinione, che non ho molto tempo per sviluppare, ma non temete: presto spero di tornare a postare di più qui su Hand of Doom, anche perché il periodo nero sembra stia finendo, e potrò essere più concentrato sul mio lavoro. Questo è quanto.
sabato 6 aprile 2013
Ad perpetuam memoriam
Gli occhi tuoi meravigliosi
Non brillano
più, oramai
Di quella
luce d’amor e di vita
Di cui una
volta eran così colmi
Ed il tuo
corpo, così atletico
Che sì tanto
amava correre
Riposa ora,
immobile e cheto
In un mare
di tranquillità
Ormai dolore
più non provi,
Quello è
soltanto per noi vivi
Cui tanto
amor hai saputo dare,
Che non si
poté non ricambiar
E noi ti
amavamo così tanto
Che or la
sofferenza ci divora
Sapendo di
non poter colmare
Il vuoto
della tua mancanza.
Eppur nel
nostro cor straziato
Un angolo di
beltà resta tuttora:
E’ quello in
cui noi serbiamo
Il ricordo
della tua meraviglia;
E quello
nulla potrà cancellarlo
Sicché tu,
nelle nostre anime
Potrai
continuar ancor a correre
Per sempre,
per sempre felice.
Ciao Luna
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