venerdì 22 settembre 2017

SHOCK: non leggere questo post!

Se hai appena letto il titolo qui sopra, so cosa ti stai chiedendo: e ora che succede? Cosa c'è di così shockante in questo post? Io te lo direi anche subito, ma poi tu magari leggeresti solo la mini-descrizione che blogger ti manda a corredo del feed dell'articolo. Però adesso stiamo per passare i circa quattrocento caratteri che compongono sempre il suddetto piccolo testo, quindi tra un attimo potrò dirtelo - tipo, ora è possibile. Cosa c'è di così shockante? Proprio nulla!

Se questo "scherzo" ti è sembrato stupido e magari fastidioso, lo capisco: sono d'accordo con te al cento percento. Ho fatto questo solo come un esempio di un comportamento diffuso in una certa categoria di professionisti - o almeno presunti tali. Parlo in particolare di certi articolisti su internet: spesso legati a testate online che in teoria dovrebbero essere serie, avrebbero il compito di informare. In pratica invece non fanno che ingannare il prossimo.

Giusto un esempio di clickbait disonesto trovato qualche.
giorno fa. La notizia vera è che il principe Carlo non vuole
spendere migliaia di sterline di soldi pubblici per rimettere a
nuovo un palazzo fatiscente. Trovo che la cosa sia lodevole;
ma anche se il motivo fosse che Buckingam Palace gli fa
schifo, io proprio non vedo dove sia lo "shock".
Forse conoscerai il termine inglese "clickbait": letteralmente significa "esca da click", il che è una traduzione molto calzante. Parliamo di una tecnica che consiste nello scrivere titoli a effetto per portare l'utente ad aprire la pagina.

Se usata in senso moderato e onesto, trovo che sia non solo legittimo, ma anche utile. In un mondo con miliardi di stimoli, se si ha qualcosa di originale da dire è molto importante riuscire a portare l'attenzione sulla propria pagina, se non si vuole rimanere vittima dell'indifferenza. E così, io stesso cerco di rendere i miei titoli il più accattivanti possibile (e non solo nel post di oggi).

Ma purtroppo le testate giornalistiche campano di pubblicità, che di solito viene pagata per numero di click. E così, spesso il clickbait è disonesto, per esempio accentuando o distorcendo la notizia vera contenuta nell'articolo. Se ti è capitato di leggere di un asteroide in rotta contro la Terra - e il relativo articolo con scritto che sarebbe passato a dieci volte la distanza Terra/Luna - hai un'idea di quel che parlo.

Quello che a me dà più fastidio però è chi non solo vorrebbe adoperare questo tipo di clickbaiting ma non sa farlo: segue giusto poche regolette, ma senza la consapevolezza di cosa sta facendo. Il frutto di tutto questo lo puoi trovare scorrendo Google News: una serie di titoli mostruosi, scritti male, con la ripetizione degli stessi termini messi male e un italiano da terza elementare - per essere gentile. Con, per fare un esempio, proprio il termine "shock" ripetuto ovunque, anche quando non c'è davvero nulla di shockante.

A me questo imbarbarimento della lingua non piace granché. Ma soprattutto, mi preoccupa la direzione in cui l'intera informazione online si sta spostando. Mi sembra che si vada sempre più verso un istupidimento generale, e che il giornalismo invece di fornire armi contro l'ignoranza e permettere di conoscere il mondo - il suo ruolo vero, almeno in teoria - avalli la tendenza. Per quanto mi riguarda, è una brutta realtà, quasi distopica, quella che si sta costruendo oggi grazie al web.

La domanda: non dà fastidio anche a te vedere la parola shock ovunque, magari anche dentro a titoli sgrammaticati?

8 commenti:

  1. Sì, sicuramente danno fastidio articoli imprecisi, sgrammaticati, o completamente fuffa.
    Poi mi danno fastidio i siti dove, per leggere qualcosa (magari una lista), devi cliccare ogni volta aprendo una pagina diversa.
    Dovrebbero togliere internet a chi pensa queste diavolerie.

    Moz-

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    1. Hai toccato un punto interessante: le liste con ogni punto da caricare danno un sacco di fastidio anche a me. Specie poi se sono di quelli che appena tocchi qualcosa o carichi una pagina si apre un pop-up pubblicitario. Ma anche se non è sono articoli-lista, quelli danno fastidio in ogni modo si presentino :D .

      Togliere lor internet sarebbe una soluzione interessante, in effetti ^_^ .

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  2. Ne vedo talmente tanti negli ultimi tempi da ritenere la cosa semplicemente scioccante! Dieci anni senza internet a chi usa questi metodi! :-D
    p.s.: mi sa tanto che i giornalisti, pur di non perdere il posto, accettino di scrivere o trasmettere servizi che fanno schifo pure a loro...

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    1. Dieci anni forse sono anche pochi :D .

      Io non so, comunque, chi sono questi giornalisti e quanto faccia schifo loro - o meno - scrivere questi articoli. E non sono nemmeno convinto che il problema siano proprio loro: se questo tipo di informazione desse fastidio alla maggioranza delle persone, di sicuro farebbero di meglio. La cosa triste è che tanti sono attratti proprio da titoli "shock" come quelli di cui abbiamo parlato :/ .

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  3. A me proprio quei titoli shock non inducono alcuna curiosità, anzi sono quelli che salto a piè pari senza un minimo di interesse. E questo soprattutto se passano sui social, il mondo del fatuo e dell'inganno per eccellenza. Forse se li vedessi in altri contesti, in una testata giornalistica seria, ma solo forse, presterei attenzione alla notizia.

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    1. Fai bene a saltarli. Ma il problema è che purtroppo tanti si fanno infinocchiare: cliccano sulla notizia, e in questo modo fanno guadagnare al sito un altro soldino. E così la massa di click che gli arriva convince i gestori a scrivere ancora articoli del genere, in un circolo vizioso abbastanza deleterio.

      Un'altra cosa triste è che a volte (per non dire spesso) anche testate giornalistiche e siti seri pubblicano notizie simili. Per esempio la notizia del principe Carlo che ho usato per l'articolo è tratta dal sito ufficiale di Radio 105: non una testata giornalistica, ok, ma comunque una delle radio più grandi d'Italia, certo non un sitarello gestito da dilettanti.

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  4. Ma certo che è tutto shockante! Quando non può più piovere senza che si parli di una bomba d'acqua e il silenzio è sempre assordante, ci si "sciocca" facilmente. ;)

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    1. O sarà che sono soltanto gli sciocchi a "scioccarsi" :D ? Comunque sia, sono d'accordo con te ^_^ .

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