giovedì 8 marzo 2018

5 bizzarrie: una riflessione finale

Ti ricordi di "5 mie bizzarrie di cui non mi vergogno"? Se te lo sei perso, è stato un esercizio che ho lanciato a gennaio (e che alcuni hanno raccolto) in cui si dovevano elencare cinque abitudini o idee poco convenzionali. Lo scopo, come dice il nome stesso, era vincere la vergogna: un'emozione molto negativa, che ci porta a reprimere il nostro io più vero, a omologarci e alla fine porta sempre all'infelicità.

A circa un mese e mezzo di distanza, posso ormai tracciare un bilancio di come è andata. Senza che girarci troppo attorno, posso dirti che secondo me non è andata malissimo, ma nemmeno benissimo. Anzi, sotto certi punti di vista posso parlare addirittura di fallimento. Un fallimento piccolo e indolore (non preoccuparti, questo non è quel tipo di post che facevo una volta: il Mattia che si lamentava degli altri è morto e sepolto) ma pur sempre tale. 

Il rammarico maggiore però è che nessuno ha ripreso il mio
banner per l'iniziativa. Eppure è così carino!
Non fraintendermi: il lato negativo non riguarda il numero di persone che hanno aderito all'esercizio. Non sono state tante, è vero, ma lo avevo messo in conto sin dall'inizio: dopotutto, non sono molto famoso come blogger, e non mi aspettavo di raggiungere milioni di persone. Anzi, in qualche caso sono rimasto stupito,  alcune risposte non me le aspettavo.

Non ritengo parte di questo fallimento nemmeno il caso di chi - sì, c'è stato anche questo - ha partecipato ma senza citarmi come autore (per esempio, ne hanno dato la paternità a Chiara Solerio, che è stata la prima a riprenderlo sul suo blog). Ammetto che la cosa mi ha dato un po' fastidio sul momento, ma a mente fredda penso che questa mancata attribuzione non mi cambi la vita.

No, dico che l'esperimento è fallito non per le situazioni che si sono create, ma in un senso più ampio e generale. Tante persone - sia che hanno partecipato, sia soprattutto che hanno solo commentato i post miei e degli altri - hanno espresso la stessa idea: "ho tante bizzarrie, ma mi vergogno troppo a parlarne". Il che come detto è un fraintendimento totale, visto che appunto l'esercizio serve a uscire dal guscio, a vincere vincere la vergogna e la paura del giudizio altrui.

Di questo non do loro la colpa per questo - e nemmeno a sé stesso, se è per questo. Penso semplicemente che la società oggi sia molto chiusa, e molti siano ancora troppo spaventati per aprirsi. Per cambiare la situazione, di sicuro non basta un esercizio, proposto peraltro da uno che non è certo una celebrità. Ci vuole invece una profonda revisione delle menti e delle coscienze.

Devo dire però che questa situazione non mi dà granché fastidio. Anche fosse stato un fallimento completo, si volta pagina e si va avanti: dopotutto, sbagliare fa parte della natura umana. Ma io, come detto, lo ritengo un fallimento solo in parte: penso anzi che per alcune persone sia stata un'esperienza benefica. E questo già mi rende contento: era  proprio questo il mio obiettivo finale. Da questo punto di vista, le mie 5 bizzarrie hanno avuto un gran successo, di cui posso solo che andare fiero.

La domanda: se hai già partecipato alla mia iniziativa oppure hai letto qualche post dei partecipanti, che ne pensi? Sei d'accordo con le mie conclusioni?

10 commenti:

  1. Ahaha e pensare che io avevo il problema inverso, ossia che non ho raccolto la tua "sfida" perché non riesco a raggranellare cinque bizzerie... perché in fondo me ne sbatto di come vengo visto dagli altri XD
    Quindi, diciamo, niente vergogna.

    Non so se il vergognarsi sia un fallimento: secondo me è anche giusto che alcune cose si tengano per sé... Non so cosa rispondere, sinceramente. Perché siamo davvero tutti diversi...

    Moz-

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    1. Beh, se gli altri si vergognano, non è certo un fallimento mio personale :D . Più che altro, volevo dire che l'iniziativa è stata un po' fraintesa: è quello che non l'ha fatta andare benissimo. Ma come ho detto, di sicuro questo non mi rende troppo triste.

      Comunque sono sicuro che anche tu hai 5 bizzarrie - e anche di più. Ma se non le consideri tali e ti mostri come sei, credo che l'esercizio non ti serva: se non hai paura di come ti vedono gli altri, l'obiettivo lo hai già raggiunto da solo ^_^ .

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    2. Ma sì, sicuramente ne ho, ma... come ce l'hanno tutti^^

      Moz-

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    3. Non ho dubbi che sia proprio così ^_^ .

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  2. Io credo che scrivere di certe cose non serva se non si sente il bisogno di farlo. Così io, che non ho voluto parlare di ciò di cui mi vergogno, ho esercitato la mia libertà di non rendermi ridicola in pubblico solo per dimostrare di non avere inibizioni. Ce le ho e legittimamente me le tengo. 😉

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    1. Sì, ma il mio esercizio non richiedeva cose intime, anzi quelle è giusto che uno le tenga per sé, e ovviamente non ho mai voluto che nessuno si sentisse costretto a rivelarle. Più che altro, volevo che ognuno esprimesse sé stesso e le proprie bizzarrie in libertà, e che magari vincesse alcune di quelle inibizioni.

      Non che siano tutte negative, anzi alcune sono più che legittime; sono convinto però che altre - tipo appunto la paura del giudizio altrui o di "rendersi ridicoli" - limitino le capacità del proprio io e alla fine generino più infelicità che altro :) .

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  3. Non ho ancora partecipato, ma ho sempre in mente di farlo. Ho i miei tempi, magari parteciperò tra una settimana o un anno, a seconda dell'ispirazione... Per il tipo di post ci vuole lo stato d'animo giusto.
    In generale penso che il meme che hai proposto non sia uno di quelli che possa diventare popolare, che abbia successo insomma. Perché riguarda una sfera delicata, direi quasi intima. Come ha detto Marina, magari non si sente il bisogno di esternare le proprie stranezze e farlo sembrerebbe quasi un'ostentazione.
    Seccante invece che non te ne abbiano attribuito la paternità, ma mi stupisce poco per come va la blogosfera.

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    1. Anche fosse tra un anno, il tuo post sarà sempre ben accetto ^_^ .

      Comunque, è proprio per la tua obiezione che dicevo che l'intento dell'iniziativa è stata un po' fraintesa. Come ho detto sopra, non intendevo forzare nessuno a rivelare dettagli intimi della propria vita, anzi è giusto che rimangano personali. Più che altro, volevo che la gente, con uno spirito direi giocoso, mettesse a nudo qualche propria bizzarria o qualche idea strana, e così facendo facesse un piccolo passo per superare ansie e paure. Tutto qui: di sicuro non volevo far venire ulteriori ansie agli altri :D .

      Comunque, in realtà io sono rimasto un po' stupito di chi non mi hanno dato la paternità dell'iniziativa. Ma non perché non so come vanno le cose: semplicemente,in passato da una di queste persone ho letto alcuni post in cui si arrabbiava per chi copiava il suo, di blog. Facile predicare bene, ma razzolare altrettanto bene è tutt'altra storia, evidentemente :D .

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  4. Sono tra quelle che ha partecipato alla tua iniziativa senza sapere che era tua e me ne scuso. In questo periodo frequento il web a pezzi e a bocconi, non si dovrebbe farlo, ma spesso leggo rapidamente un post e altrettanto spesso non leggo tutti i post di un amico blogger.
    Io sono una persona bizzarra e quasi me ne vanto. Del resto sono anche le stranezze a fare di me me.

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    1. Non ti preoccupare: come ho detto anche nel post, sul momento la cosa mi ha dato un po' fastidio, ma di sicuro adesso non mi importa più di tanto. Accetto le tue scuse, ma in fondo non ce n'era bisogno ;) .

      Per le bizzarrie, fai benissimo a vantarti. Uno degli obiettivi dell'esercizio delle 5 bizzarrie era proprio capire che le stranezze fanno parte di noi, ed è inutile - se non sbagliato - vergognarsene :) .

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